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  • Immagine del redattoreDott Claudio Lambertoni

TECNICHE DI IMMAGINE (IMAGING)

Aggiornamento: 28 gen 2022

ESAMI RADIOGRAFICI, ECOGRAFICI E TECNICHE DI IMMAGINE

Parte2


TC CONE BEAM

La tecnica Cone beam, un tempo dedicata al solo studio delle arcate dentarie per la programmazione della implantologia, si oggi estesa allo studio di tutto il massiccio facciale e delle articolazioni temporo mandibolare.

TC CONE BEAM

Consente un ottimo studio delle strutture ossee a strato sottile; non è invece ideale per lo studio dei tessuti molli per i quali l'esame principale è la Risonanza magnetica; la quantità di radiazioni assorbita è decisamente inferiore rispetto ad una TC tradizionale.


RISONANZA MAGNETICE NUCLEARE MASSICCIO FACCIALE (con e senza contrasto)

La RM è un esame che utilizza radiazioni elettromagnetiche innocue per l'organismo che, elaborate da un computer, forniscono un'immagine bidimensionale su vari piani del corpo umano.


Tecnica - All'interno di una camera isolata magneticamente il paziente, posizionato su un lettino scorrevole, viene inserito in un cilindro cavo, aperto ad entrambe le estremità, costituito da un potente magnete che genera la presenza di un campo magnetico principale omogeneo secondo il quale si allineano tutti gli atomi di idrogeno del paziente.


Inizialmente il campo magnetico principale viene perturbato da onde magnetiche ad incidenza variabile che determinano lo spostamento della direzione degli atomi di idrogeno del distretto anatomico da studiare; al cessare di questa stimolazione gli atomi di idrogeno si riallineano rispetto al campo magnetico principale emettendo un segnale che viene captato da apposite antenne presenti all'interno del magnete o posizionate dal medico in prossimita' dei segmenti corporei da studiare. Il segnale ottenuto viene elaborato da un computer che fornisce sul video la formazione di un'immagine che può essere ulteriormente elaborata e fotografata su pellicole radiografiche.


La durata dell'esame è variabile da circa 20 a 70 minuti; non è necessaria alcuna preparazione per sottoporsi all'esame.

Per eseguire esami RM con contrasto e.v. e' necessario, oltre a praticare gli esami di laboratorio richiesti, rispettare un digiuno di circa 6 ore.


Mezzo di contrasto - La RM si può eseguire con e senza somministrazione di contrasto e.v. L'esame senza contrasto è in grado di fornire la maggior parte delle informazioni necessarie per studiare tutti i distretti corporei. L'esame con contrasto, che aggiunge ulteriori dati, richiede la somministrazione endovenosa di una sostanza paramagnetica (gadolinio) che favorisce la visualizzazione delle strutture più vascolarizzate.


Esso in genere non determina l'insorgenza di reazioni allergiche; peraltro sono richiesti alcuni esami preliminari per accertare le condizioni del paziente (emocromo, quadro proteico, creatininemia, azotemia, glicemia, elettrocardiogramma). Sebbene non siano noti casi di reazioni allergiche al mezzo di contrasto paramagnetico utilizzato in risonanza magnetica, se il paziente riferisce allergie e' comunque opportuno contattare il medico per l'eventuale preparazione antiallergica di tre giorni a base di farmaci antiallergici.


Controindicazioni - La RM non si può effettuare su pazienti portatori di protesi metalliche valvolari, vascolari, "pace maker" o in pazienti sofferenti di claustrofobia.

In pazienti portatori di protesi metalliche fisse (d'anca o di ginocchio) o chiodi e viti per frattura o protesi dentarie per ortodonzia, l'esame è eseguibile, ma possono verificarsi artefatti che disturbano l'immagine.

Controindicazioni risonanza magnetica

Nei casi in cui la paziente sia portatrice di spirale è necessario rimuovere la stessa prima dell'esecuzione dell'esame, perchè il forte campo magnetico può determinare lo spostamento dell'apparecchio e di conseguenza ridurne l'efficacia o determinare l'insorgenza di infiammazioni pelviche.

Per le pazienti in stato di gravidanza l'esame è sconsigliato nei primi tre mesi.


ECOTOMOGRAFIA; ECOCOLORDOPPLER TSA

L'ecografia è un esame realizzato tramite una tecnica diagnostica in cui onde sonore a frequenza molto elevata (ultrasuoni) vengono dirette all'interno del corpo. La superficie dei tessuti, riflette gli ultrasuoni e l'eco prodotta viene elaborata da un computer che la riproduce come immagine mobile su uno schermo o, come fotografia, su supporto cartaceo.


Tecnica - Gli ultrasuoni vengono prodotti da un cristallo in oscillazione rapida e, poiché hanno una frequenza superiore a 18 kHz, non sono udibili dall'uomo. Per trasmettere gli ultrasuoni e ricevere l'eco, viene impiegato un trasduttore, che deve essere posto a stretto contatto con la pelle, sulla quale viene spalmata una sostanza gelatinosa per migliorare l'acustica.


La tecnica ecografica pertanto non permette di determinare le condizioni di ossa e polmoni, al contrario essa esalta la definizione degli organi a contenuto fluido come la vescica ed il sistema biliare e vascolare. Tra la non riflettenza dell'osso e degli organi contenenti aria (polmoni, stomaco) l'iperriflettenza degli organi a contenuto fluido, nel corpo umano l'ecografia determina una serie di ecoriflettenze che rappresentate su una scala dei grigi, definiscono e mostrano le caratteristiche ecotissutali degli organi e la loro costituzione interna. Le variazioni della regolare rappresentazione ecografica sono indici di patologia.


Esecuzione - L'esame ecografico è di semplice esecuzione in quanto non prevede preparazioni particolari del paziente e non esistono controindicazioni all'esame; non sono stati dimostrati infatti danni da ultrasuoni: basti pensare che l'ecografia è l'indagine elettiva in gravidanza sia per definire l'andamento della gravidanza stessa sia per lo studio del feto. Le informazioni che si ottengono sui vari organi, riguardano sia le caratteristiche strutturali che la vascolarizzazione intrinseca dell'organo.


Le moderne apparecchiature ecografiche oltre a presentare alti valori di risoluzione tali da evidenziare anche lesioni di piccole dimensioni, sono dotate di sistemi di registrazione dei colori con i quali è possibile sia effettuare valutazioni sulla vascolarizzazione degli organi completata con lo studio degli indici di flusso vascolare, sia studiare la vascolarizzazione intrinseca di eventuali lesioni occupanti spazio.


I dati sulla vascolarizzazione (rilevati mediante i colori) sono un ulteriore ed importante contributo alla definizione e alla specificità delle varie malattie. In ORL l'ecotomografia si utilizza per lo studio delle neoformazioni del collo, delle malattie delle ghiandole salivari, della tiroide e delle ghiandole linfatiche.


Il principio della riflessione degli ultrasuoni viene usato anche nell'esame eco-color-doppler dei tronchi sovraaortici (TSA) molto utile nello studio delle vertigini da causa vascolare (approfondimento).


SCINTIGRAFIA

E' un esame nel quale una minima ed innocua quantità di materiale radioattivo è usata al fine di ottenere dei dati obiettivi sulle caratteristiche dei tessuti dei vari organi. Tali dati vengono rappresentati come immagini su supporto cartaceo o digitale.

L'esame si esegue nello studio delle malattie della tiroide (con Iodio 131) ed in oncologia (scintigrafia ossea total body) per escludere metastasi ossee e in clinica per valutare le sedi di infiammazione cronica (scintigrafia a leucociti marcati).


Tecnica - La sostanza radioattiva viene iniettata in una vena del braccio o assunta per bocca. Successivamente, dopo un certo lasso di tempo, si esplora con uno strumento (gamma camera) la superficie del corpo della regione da esaminare, valutando la diffusione (captazione) della sostanza radioattiva nell'organo sede della sospetta patologia.


Controindicazioni (gravidanza) - bisogna informare il medico, prima della somministrazione del farmaco, della gravidanza in corso o presunta.

L'esame è pericoloso per il feto per la possibile insorgenza di malformazioni.


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