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Immagine del redattoreDott Claudio Lambertoni

Traumi: Trauma cranico e labirintico

La patologia traumatica in otorinolaringoiatria è a carico del cranio, del naso, del volto e del collo. Nei traumi cranici sono possibili danni della rocca petrosa e del labirinto talvolta anche gravi e permanenti. I danni al labirinto possono essere causati in modo diretto oppure indiretto (colpo di frusta). Si possono verificare, in entrambi i casi, fratture della rocca petrosa e del labirinto ma anche lesioni labirintiche non accompagnate da frattura, ma comunque responsabili di sindromi labirintiche con sintomatologia cocleare (ipoacusia e acufeni) e vestibolare (vertigini).


Sindrome labirintica da frattura della rocca petrosa


La linea di frattura interessa prevalentemente l'orecchio medio e può quindi provocare emotimpano (versamento di sangue nell'orecchio) ed otorragia (fuoriuscita di sangue dal condotto uditivo attraverso una lesione del timpano). La perdita di udito (ipoacusia) è di tipo trasmissivo, ma spesso si associano danni al nervo acustico e vestibolare con fenomeni vertiginosi di tipo labirintico per danni alla articolazione tra la staffa e la finestra ovale.

L'ipoacusia è irreversibile, mentre i disturbi vertiginosi con il passar del tempo, possono migliorare grazie a fenomeni di compenso centrale. Il cervello infatti si "abitua" alla differenza di segnali che giungono dai labirinti. La diagnosi dei danni dovuti al trauma si formula mediante il parere dell'otorinolaringoiatra e dell'audiologo mediante l'esecuzione dell'esame obiettivo (visita) completato da rilievi strumentali (esame audio-impedenzometrico, ABR, esame vestibolare, TAC cranio).


Sindrome labirintica senza frattura della rocca petrosa


In questo caso i danni ai labirinti cocleare (udito) e vestibolare (equilibrio) si verificano per un vero e proprio "scuotimento" violento della massa encefalica all'interno delle strutture ossee del cranio (commozione labirintica). Il fenomeno si può verificare sia per un trauma diretto che indiretto (colpo di frusta). All'interno dei labirinti si creano micro emorragie che sono responsabili dei danni alle strutture. La sintomatologia è analoga a quella della sindrome labirintica con frattura, ma molto più sfumata. La diagnosi si basa sulla visita, sui dati strumentali e sulla negatività della ricerca della frattura mediante la TAC del cranio.

Sindrome post cranio traumatica (traumi cervicali e colpi di frusta) La partecipazione degli organi deputati al senso dell'udito e dell'equilibrio ai danni da trauma cranio-cervicale crea sempre molti problemi sia clinici che in ambito medico legale. E' frequente infatti il riscontro di sintomi di tipo uditivo (diminuzione dell'udito) e di sfumati sintomi vertiginosi (vertigini soggettive di durata sub-continua) che possono persistere anche a lungo dopo un violento traumatismo del cranio e del collo anche in assenza di rilievi obiettivi del danno. Si tratta in questi casi di una complessa sindrome post traumatica che pare essere causata da una temporanea insufficienza delle cellule nervose e che, se da un lato determina persistenti sofferenze al paziente, dall'altro crea frequentemente non pochi problemi in ambito medico-legale. Esiste nella sindrome anche un costante interessamento dei propriocettori muscolo tendinei della colonna cervicale. Tali recettori, che informano il cervello sulla posizione della colonna cervicale nello spazio, possono essere disfunzionali poiché compressi dalla muscolatura cervicale contratta per il trauma. Quando il paziente si trova in questa situazione e se sussistono problemi di tipo legale, oltre agli approfondimenti diagnostici in ambito otorinolaringoiatrico, audiologico e neurologico e alla esecuzione delle idonee terapie, è sempre consigliabile rivolgersi allo specialista in medicina legale e delle assicurazioni.

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