Naso tappato: I turbinati nasali e l'ipertrofia dei turbinati
Aggiornamento: 28 gen 2022
Quando si parla di Ipertrofia dei Turbinati si intende un "gonfiore cronico delle mucose nasali che rivestono i turbinati".
Questa forma morbosa è caratterizzata da un'aumento permanente delle dimensioni della mucosa nasale dei turbinati.
I turbinati sono tre "sporgenze ossee" situate in ogni fossa nasale e sono formati da una piccola "lamina" di osso ricoperta da mucosa e dal sottostante abbondante tessuto cavernoso (connettivo con molti vasi venosi ed arteriosi).
Le allergie nasali, le infezioni ripetute, l'inalazione abituale di alcune sostanze negli ambienti di lavoro, il fumo e l'utilizzo continuo di gocce nasali (vasocostrittori), i disturbi del sistema immunitario, l'aumento di ormoni nella gravidanza, l'uso di farmaci contro l'impotenza, determinano uno stato infiammatorio cronico che causa l'aumento di volume dei turbinati chiamato appunto Ipertrofia dei Turbinati.
I turbinati, risentono in particolare degli effetti dei vasocostrittori contenuti nelle gocce nasali decongestionanti. Questi farmaci, all'inizio, creano un senso di benessere legato alla riduzione del sangue nella mucosa nasale (vasocostrizione), ma il loro uso prolungato oltre i 7 giorni, determina un "gonfiore cronico e progressivo" dovuto agli effetti di vasodilatazione (aumento dell'afflusso di sangue) che seguono alla iniziale vasocostrizione.
Proprio per questo motivo l'uso continuo delle gocce per il raffreddore crea danni gravi e permanenti (conosciuto come effetto rebound delle gocce nasali).
Anche i nuovi farmaci per trattare l'impotenza possono causare congestione nasale per l'effetto di vasodilatazione, ma il loro effetto è solo transitorio e non esiste assuefazione.
Frequentemente si associano alle patologie suddette anche deviazione del setto nasale e altre anomalie congenite tipo le conchae bullose.
Queste anomalie della anatomia del naso possono favorire e talvolta anche scatenare le altre patologie.
Oggi esistono nuove tecniche miniinvasive, come la Laser Chirurgia dei Turbinati e il Coblator, eseguibili in anestesia locale nelle quali si può riuscire ad evitare l’utilizzo dei fastidiosi tamponi nasali e si può essere dimessi già dopo poche ore dall’intervento.
Intervista su Sky del Dott. Claudio Lambertoni sulla ipertrofia dei turbinati e sulla rinite ostruttiva. Presentazione di una efficace tecnica personale di laser chirurgia in anestesia locale, indolore e senza tamponi.
TUTTE LE MALATTIE IN CUI SI MANIFESTA L'IPERTROFIA DEI TURBINATI
L'Ipertrofia dei Turbinati si può presentare in diverse patologie del naso e dell'organismo:
RINITE VASOMOTORIA (detta anche iperattività nasale aspecifica)
ll paziente affetto da questa patologia reagisce in modo anomalo (iper-reattività) al caldo e al freddo, alle variazioni di umidità, all'inalazione di polveri e a stimoli emozionali. I sintomi sono prevalentemente rappresentati da congestione nasale (senso di naso chiuso), La diagnosi si formula sulla anamnesi, sugli esami strumentali e sulla negatività dei test allergici.
RINITE DA FARMACI (detta anche rinite iatrogena)
Questo tipo di rinite è secondario all'uso reiterato di spray o gocce nasali decongestionanti che contengono vasocostrittori. Il paziente che si abitua all'utilizzo di questi farmaci, molto utili per brevi periodi nel raffreddore (non oltre 6-7 giorni), va incontro ad un fenomeno di tipo tossico, che si esplica a livello della mucosa nasale cagionando un aumento di volume dei turbinati (ipertrofia).
La vasocostrizione (diminuzione dell'afflusso di sangue) causata dal farmaco dura alcune ore ed è normalmente seguita da un fenomeno di vasodilatazione (aumento di afflusso di sangue) per cui il paziente ritorna alla condizione di partenza.
Nell'utilizzo reiterato della medicina (più di 8-10 giorni) la vasodilatazione risulta essere più intensa del normale e fa "gonfiare" la mucosa nasale (rebound effect).
I sintomi più tipici sono rappresentati da: ostruzione respiratoria nasale (naso tappato), scolo mucoso o sieroso dal naso (mucorrea), cefalea e ipoosmia (calo di percezione degli odori).
RINITE ALLERGICA (detta anche iperreattività nasale specifica)
la rinite allergica si divide in due tipi: la forma stagionale e la forma perenne
Rinite allergica stagionale o periodica; "febbre da fieno" E' scatenata da allergie ai pollini di alcuni alberi in primavera, delle graminacee in estate, di diversi tipi di erbe in autunno. I sintomi più frequenti sono: prurito al naso, starnuti, idrorrea nasale (scolo di siero dal naso), naso "tappato" e bruciori.
Rinite allergica perenne o aperiodica E' sostenuta da allergie ad allergeni "domestici": acari, polveri, insetti e derivati epidermici animali (peli del cane e del gatto, piume). I sintomi sono simili a quelli delle forme stagionali, ma durano per tutto l'anno.
La diagnosi viene formulata già solo sulla storia riferita dai pazienti (anamnesi). I test diagnostici (test cutanei e sierologici) confermano e dettagliano il tipo di allergia.
RINITE GRAVIDICA
La RINITE GRAVIDICA (chiamata anche Rinopatia Ormonale) è un tipico disturbo della gestazione e dell'allattamento. Si manifesta nel 60% circa delle gravidanze.
Si tratta di raffreddore persistente con ipertrofia dei turbinati ed edema delle mucose nasali dovuto a cause ormonali, all'aumento degli estrogeni e del progesterone.
NARES, NARESMA E NARMA
La NARES, la NARESMA e la NARMA sono forme di recente acquisizione e identificano riniti croniche con attivazione del sistema immunitario.
Il paziente affetto da queste riniti particolari, dovrà curarsi in modo assiduo anche dopo eventuali interventi chirurgici. In queste patologie, che si associano frequentemente ai polipi nasali, la recidiva della ipertrofia dei turbinati è più frequente.
La diagnosi di queste forme avviene grazie a tutti gli esami che si tratteranno in un capitolo dedicato (diagnosi) e mediante un nuovo esame, non invasivo, che studia la popolazione cellulare del muco nasale (Citologia Nasale, Rinocitogramma).
Per maggiori informazioni, contatta il Dott. Claudio Lambertoni e chiedi un consulto!
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